lunedì 19 marzo 2018

PENSIERI FILOSOFICI

Filosofia: il particolare e l'universale

Le idee – afferma Platone – rappresentano l'assoluto e l'universale, gli oggetti della conoscenza sensibile il particolare e il contingente. Fra particolare e universale i rapporti sono due: di mimesi, in quanto il particolare imita l'idea e la prende a suo modello; di metessi, in quanto il particolare partecipa dell'essenza delle idee. Per il salto di qualità dal particolare all'universale bisogna percorrere i quattro gradi della conoscenza: la sensazione, basata sulle pure immagini dei sensi; l'opinione, che dà della conoscenza delle cose particolari giudizi variabili da individuo a individuo; la ragione, che offre una visione degli oggetti nei loro rapporti matematici; l'intelletto, che si colloca in diretto rapporto con le idee, attraverso la dialettica, definita da Platone “la vera scienza filosofica” in quanto sa cogliere gli oggetti nella loro realtà.

Filosofia: l'arte

Nella condanna delle vane apparenze della vita terrena Platone include anche l'arte (musica, pittura, poesia, ecc.), che si diletta a ritrarre lo spettacolo degli altrui sentimenti e passioni, alimentandone nell'uomo il pericoloso sviluppo invece di essere mezzo di purificazione e di elevazione morale. Motivo di questa avversione è il fatto che l'arte è “un'imitazione di un'imitazione”, in quanto non ritrae la pura realtà delle idee, ma si limita a riprodurre le cose, che a loro volta sono cattive copie delle idee. Essa è tutt'al più una “divina mania” (Fedro), un “dono divino” (Ione), ma rimane sempre un vedere per colorate immagini e con una chiara contemplazione dell'intelletto.

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