sabato 27 gennaio 2018

socrate

Socrate


Socrate visse durante il IV a.c ad Atene, dove vigeva la democrazia ateniese.
Egli si tiene fuori dalla schermaglia politica del tempo. 
Venne condannato a morte perchè accusato di aver corrotto i giovani, di aver commesso blasfemia contro gli dei.
Le sue sue lezioni erano caratterizzate dall'autonomia e dalla libertà, infatti egli usava la sua filosofia per aiutare gli altri a capire da soli cosa è giusto.
Di Socrate non abbiamo testi se non quelli scritti dal suo  discepolo Platone. Egli scriveva i dialoghi del suo maestro senza veramente scriverli. 
Socrate pensava che scrivendo non si scrivesse la verità assoluta.
Socrate fu l'alternativa ai sofisti, poichè attraverso l'ironia esponeva i concetti per "sedurre" i suoi allievi. Il suo dialogo era basato sulle domande. Egli si occupa dell'uomo come obbiettivo della filosofia (ciò che è bello è perchè è buono)
Socrate non era ateo ma credeva nel DAIMON, una  figlia degli dei tradizionali.
Socrate si difese da solo dalle accuse a lui rivolte, con l'aiuto dell'oracolo di  Delphi, egli infatti interpellò l'oracolo chiedendogli chi fosse l'uomo più saggio ed egli decretò Socrate poichè egli SA DI NON SAPERE.

Socrate utilizza la Maieutica, ovvero a capacità di far nascere le idee che già ci sono. Egli molte volte si paragona a sua madre, una levatrice, poichè fa partorire le menti.

SAPERE DI NON SAPERE = INCONSCIO 


giovedì 4 gennaio 2018

Ippia, Antifone e Prodico

PRODICO
Prodico di Ceo nacque tra il 470-460 a.C. Fu un educatore e un oratore politico. Si interessò particolarmente all' etimologia delle parole. Riteneva infatti che le parole   avessero un'origine convenzionale, ovvero che nascessero da un accordo dei popoli sui nomi da attribuire alle cose. Egli sviluppò l'arte dei sinonimi con cui classificò moltissimi vocaboli.

IPPIA E ANTIFONTE 
Ippia e Antifonte si occuparono di stabilire una distinzione e una contrapposizione tra la legge naturale e la legge positiva .
  • legge naturale: è uguale per tutti, non fa distinzioni tra le classi sociali ed è sempre validà 
  • legge positiva: creata dall'uomo ed è imparziale, mutevole e discutibile

gorgia


Gorgia nacque a Lentini in Sicilia tra il 485 e il 480 a.c, trascorse un periodo come discepolo di Empedocle, nel 427 giunse ad Atene inviato come ambasciatore per ottenere aiuti militari. Qui riscosse grandi successi grazie alle sue doti oratorie e sucitò interesse e influenzò le scuole di retorica. Egli morì vecchissimo in Tessaglia a Fere.
Per Gorgia la vita è irrazionale e misteriosa, gli uomini non sono liberi nè responsabili, ma soggiogati da forze ignote e incontrollabili che la forza persuasiva delle parole riesce a influenzare . 
Pertanto la parola ha un potere assoluto e l'esistenza è una dimensione irrazionale e misteriosa

protagora


Protagora nacque ad Abdera in Tracia intorno al 490 a.C. Giunse ad Atene dove entrò in contatto con Pericle, il quale lo incaricò di elaborare la costituzione di Turi in Magna Grecia. Fece vari viaggi e una volta tornato ad Atene fu accusato di empietà a causa dei sui scritti. Morì durante un naufragio verso la fine del Vsecolo a.c 
Protagora mette l'uomo al centro del suo modo di pensare. Egli infatti definisce il termine uomo come individuo singolo, dunque che ognuno ha una visione diversa delle cose.(relativismo culturale) Sempre secondo lui le credenze, le leggi i costumi e i valori hanno una vallidità relativa che cambia in base al contesto storico culturale. L'unico criterio a parer suo di verità è la parola.

i sofisti

Il movimento sofistitico è caratterizzato da un' attività di insegnamento a pagamento. Mentre solitamente i filosofi cercavano di risolvere le grandi questioni, i sofisti si concentrarono sull'uomo e le sue capacità. Infatti avevano lo scopo di trasmettere il loro sapere agli uomini interessati al successo politico e alla riuscita individuale. I sofisti fornivanouna formazione legata alle competenze retoriche e linguistiche utili per affrontare le nuove esigenze della vita democratica.
Furono molto contestati sopratutto da Platone, poichè considerava uno scempio vedendere il proprio scibile. 

ippocrate

Ippocrate visse a Cos tra il  460 a.C  e il 370 a.C. Della sua vita si sa molto poco ma grazie alle testimonianze rilasciate da Platone e Aristotele sappiamo che era considerato il più grande medico del tempo, nonchè fondatore della scuola medica di Cos.
Egli codificò il metodo della scienza mendica antica basandosi su una analisi empirica e un attenta interpretazione razionale dei risultati dell'osservazione. 
questa scienza mira a ristabilire l'equilibrio dell'organismo sulla base della stretta interdipendenza tra la parte e il tutto, attraverso il dialogo e la collaborazione tra medico e paziente 

il metodo scientifico secondo Democrito

Democrito suddivide il metodo scientifico in tre parti 

  1. la conoscenza sensibile : che ci fa cogliere le cose così come appaiono ai sensi 
  2. l'elaborazione intellettuale dell'esperienza
  3. la formulazione di una legge che spiega i fenomeni in modo razionale 
Per il filosofo esitono due tipi di conoscenza, la conoscenza oscura e quella genuina 
  • oscura : tipo di conoscenza che si ferma al livello sensibile 
  • genuina è quella in grado di stabilire le qualità oggettive della realtà 

le teorie di democrito


LA TEORIA DEGLI ATOMI



Per Democrito  gli elementi originari e fondamentali erano gli ATOMI, particelle minime e indivisibili di materia di cui tutte le cose sono costituite.
gli atomi sono INFINITI e IDENTICI tra loro dal punto di vista QUALITATIVO ma differiscono per quanto riguarda gli aspetti QUANTITATIVI. Aggregandosi e disgregandosi essi determinano la nascita e la morte di tutte le cose e dalla posizione e dall'ordine che assumono nell'aggregato dipendono la mutevolezza e la diversità dei fenomeni osservabili.

L'AFFERMAZIONE DEL VUOTO
Per poter affermare questa teoria Democrito ebbe bisogno di riconoscere l'esistenza del vuoto, ovvero del non essere. Per lui il vuoto è il nulla assoluto un posto dove gli atomi possono circolare liberamente. 

Democrito di Abdera

Democrito nacque ad Abdera, in Tracia nel 460 a.C. Fu allievo di Leucippo,filosofo di Mileto e contemporaneo di Socrate e Ippocrate. Per ampliare le sue conoscenze compì molti viaggi in Oriente.  Soggiornò anche ad Atene dove venne a contatto con la filosofia sofistica e la filosofia socratica. Nonostante il contatto con la filosofia socratica egli non ne venne influenzato e perciò viene considerato un filosofo presocratico.
Morì molto vecchio ad Abdera intorno al 370 a.c. 
Il suo modo di pensare era conforme al modo di vedere la realtà di Anassagora. Egli elabora un sistema concettuale che si può definire scientifico. Infatti egli parte dal cercare di risolvere il conflitto  tra le dottrine del mutamento e quella della permanza, affronta questoi problema elaborando una visione materialistica dell'universo in cui mutamento e permanenza sono tenuti insieme e conciliati.
In sintesi si può affermare che la concezione del mondo di Democrito si presentasse come

  • meccanicistica : tutti i fenomeni sonpo spiegati tramite la fisica 
  • deterministica : tutto ciò che avviene è retto dalla ferrea legge della necessità 
  • materialistica   : non ammette altra realtà se non la materia
  • atea : non ammette Dio

Le teorie di Anassagora

LA TEORIA DEI SEMI


Seguendo un attenta osservazione empirica Anassagora elaborò una teoria.  Egli affermava che a dare origine a tutte le cose visibili vi sono particelle piccolissime e invisibili di materia. Esse, secondo lui, intervengono nella composizione di ogni cosa, nel senso che in ogni cosa vi sono semi di ogni sostanza, se pur in quantità piccolissima. Questo è il motivo per il quale Anassagora afferma che "tutto è in tutto".
Questa teoria nasce grazie all'osservazione del fenomeno della nutrizione, infatti mangiando e bevendo noi nutriamo il nostro corpo tanto che crescono capelli, unghie, ossa.... Per questo Anassagora deduce che in ogni cosa che noi mangiamo vi è contenuto il seme della crescita per ogni nostro organo.
Il concetto "SEME" può spiegare tutte le trasformazione che avvengono in natura. 
Seguendo le sue argomentazioni riusciamo a vedere come lui parte dal principio che una volta vi era un insieme confuso di semi. Secondo il filosofo vi è stato un processo di differenziazione e di separazione degli elementi, motivo per il quale la realtà è ciò che è.  Questo processo è servito alla formazione di organi differenti con caratteristiche e funzioni specifiche. 
Nonostante ciò permane una base comune e unitaria  costituita da infiniti elementi invisibili.

IL NOUS COME PRINCIPIO ORDINATORE 
Per spiegare l'origine dell'universo dalla caotica mescolanza degli elementi originari,Anassagora utilizza quella che lui chiama intelligenza.  Questa determina il movimento e ha la funzione di controllare, ordinare e spiegare la realtà naturale.
L'intelligenza di Anassagora è un energia illimitata dotata di forza propria. 
 

Anassagora di Clazomene

Anassagora nacque intorno al 500 a.C a Clazomene, nel 462 si trasferì a Atene dove visse molti anni. Viene considerato uno dei primi veri scienziati. Si interessò alla matematica, alla biologia,alla medicina ma sopratutto all'astronomia. Fu cacciato da Atene proprio a causa della sua passione e i suoi studi rivoluzionari legati al cosmo.
Infatti riteneva che il sole non fosse una divinità ma solo una massa infuocata.
La sua mentalità si basa su un nuovo modo di ragionare e di vedere la vita, si tratta infatti di basarsi sull'osservazione diretta oltre che sul ragionamento.
I progressi che fece nell'ambito cosmologico dimostrano che Anassagora aveva una percezione delle dimensioni e della configurazione dell'universo migliore di quella dei suoi predecessori. Egli infatti affermava che il sole ci appare piccolo poichè dista molto da noi, ma in realtà è più grande del Peloponneso. inoltre riteneva che esso non fosse parte della terra nè che tramontasse dietro i monti come si era creduto da sempre. Sosteneva che anche la luna non facesse parte della terra e anche se più piccola del sole è ci appare più grande poichè più vicina a noi 


le teorie di Empedocle

LE FORZE COSMICHE

Empedocle si chiese cosa spingesse gli elementi a separarsi, infrangendo l'unità e la perfezione dello sfero. Egli ipotizzò che ci fossero 2 forze  cosmiche, L'AMORE e L'ODIO, le quali presiedono rispettivamente l'unione e la separazione dei principi originali.
Mescolando e separando i principi originali  detrerminano la creazione e la distruzione di tutte le cose. Per Empedocle a differenza degli ionici, la nascità e e la morte venivano attribuite alla mescolanza dei vari elementi.
Per il filosofo l'esistenza èè il momento intermedio, ovvero la tensione tra i due estremi.


LA TEORIA DELLA CONOSCENZA E LA CONCEZIONE DEL MALE 
Il simile conosce il simile, ovvero secondo Empedocle dalle cose si scaturiscono delle scariche che colpiscono gli organi sensoriali, e le parti del nostro organismo le riconoscono (es acqua riconosce acqua) 
Secondo Empedocle il male è determionato dall'irruzione della contesa (odio) sulla scena del mondo. L'irruzione è rappresentata dal delitto originario, la causa della contaminazione. L'uccisione di animali per il filosofo è un atto indegno, come se si uccidessero  consanguigni.

mercoledì 3 gennaio 2018

Empedocle di Agrigento

Empedocle nacque intorno al 484- 481 a.C ad Agrigento  da un'antica famiglia aristocratica. Fu partecipe alla vita politica del tempo schierandosi dalla parte dei democratici. Morì tra il 424- 421 a.C, non si hanno notizie precise.
Fu uno tra i nuovi precursori del nuovo approccio di carattere scientifico.
Scrisse un poema, "Sulla Natura", nel quale descrisse la nascita dell'universo a partire dalla situazione originaria indifferenziata, lo sfero. In questa situazione vi si trovano i quattro elementi, che lui chiama radici, mescolati tra loro.
Secondo Empedocle questi principi sono eterni e immutabili.  Ciascuno di essi, afferma Empedocle, può essere suddiviso in piccole parti ma ogni parte sarà della medesima qualità.
Il filosofo si presentava al popolo come un  dio immortale con al seguito donne e uomini in cerca di guarigione. A loro Empedocle promette la liberazione dagli affanni e dal dolore,che secondo lui nascono dall'ignoranza e dalla paura della morte.

Aristotele

Aristotele nacque a Stagira nel 384 A.C. A diciassette anni entrò nella scuola filosofica di Platone e divenne suo discepolo. Negli anni p...